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Il Grande Sventramento

Linguaglossa 1905

Agli inizi dell'attuale secolo, con lo sventramento del tratto della Via Libertà compreso fra la Chiesa dell'Annunziata e la Chiesa Matrice Linguaglossa cambiò notevolmente il suo volto ancora in parte medioevale. La “Relazione” dell'Ing. Francesco Clarenza del 5 Dicembre 1901 ci dà una chiara descrizione della situazione edilizia del centro del paese.

Linguaglossa, città a 12 mila abitanti, giace sul versante orientale dell'Etna e per la importanza della sua popolazione e la ricchezza dei suoi prodotti agricoli, va annoverata tra i Comuni più importanti della nostra Provincia.

Ed invero, la superficie del suo territorio nelle parti più pianeggianti, è ricca di rigogliosi vigneti, mentre sulle alte pendici della montagna, è popolata delle più importanti essenze boschive, ed ivi il castagno, il pino, la quercia rovere, il faggio forniscono alla nostra Provincia e fuori i migliori materiali di costruzione.

Sino a quando il fischio della vaporiera non echeggiava nei seni di quelle montuose regioni, Linguaglossa partecipava nel consorzio del grande movimento commerciale per mezzo dell'unica rotabile, che circoscrivendo l'Etna nel suo versante settentrionale, ad oriente la metteva in comunicazione con le regioni del mare, e ad occidente con i territori degli altri comuni interni della Provincia.

Quella strada per il suo carattere strategico militare, sino al 1897 era classificata nazionale, ma con lo aprirsi all'esercizio della ferrovia Circumetnea, in applicazione dell'Art. 11 della legge sui Lavori Pubblici passò a Provinciale e conscguentemente il tronco di essa strada che attraversa l'interno di Linguaglossa divenne traversa provinciale di quel Comune.

In tutto il suo percorso questa grande arteria della nostra viabilità provinciale conserva una larghezza normale tra i 10 ai 12 metri, e con inesplicabile eccezione è nella sola traversa di Linguaglossa, ed in quella parte dove la popolazione è più numerosa ed il caseggiato è più denso, che la larghezza del piano stradale si restringe ad un minimo di metri quattro, rendendovi pericoloso il transito per la sicurezza delle persone, e poco igienica l'abitazione delle case.

E' stata secolare aspirazione, di quegli abitanti, provvedere con radicale riforma a tanto inconveniente, ed oggi molto più se ne risente il bisogno considerando il primo tronco orientale di questa traversa, denominata via Libertà, da poco sistemato, che offre per la sua larghezza la maggiore comodità al transito ed il più bello effetto estetico, per la magnificenza degli edificii che la adornano.

La stessa impressione si riceve da chi viene in Linguaglossa dal lati della stazione ferroviaria, della Circumetnea, poiché il nuovo e largo rettifilo denominato Umberto 1°, che congiunge detta Stazione al paese non meno bello si presenta del suddescritto tronco della via Libertà.

Ed è sorprendente quando dall'uno o dall'altro di questi magnifici ingressi, si giunge nello interno di Linguaglossa, de ivi si trova quell'angusta traversa dove manca l'aria, la luce e la comoda circolazione.

E' principale articolo del programma amministrativo della Rappresentanza comunale, rendere omogenea questa parte interna della Città, compresa tra la piazza S.S. Annunziata e quella Matrice, con un elargamento in via Libertà, che risponda alle proporzioni del suo primo tronco orientale ed a quello dell'altra via Umberto 1°.

Per l'attuazione dell'Opera, principale elemento necessario era lo studio del relativo progetto d'arte, per il cui incarico, onorato il sottoscritto dalla fiducia dei Componenti l'Amministrazione municipale, fu dai medesimi, rivolta istanza alla Deputazione Provinciale di Catania per essere autorizzato tanto per la compilazione del progetto suddetto che della direzione dei lavori.

Conseguentemente a tale autorizzazione ricevuta dallo scrivente con lettera del Sig. Presidente della Deputazione medesima del dì 10 Agosto 1890 Div. I. N. 5546, processi ai rilievi locali, subordinati ai concetti suespressi, con i cui elementi, che appresso si descrivono, ho concretato il presente progetto, che si sottomette agli autorevoli apprezzamenti della Rappresentanza Municipale eli Linguaglossa, per tutti gli ulteriori relativi provvedimenti.

Con la presente Relazione giustificativa, essendosi completato lo studio di tutto il progetto d'Arte, con esso, oggi il Comune di Linguaglossa potrà indirizzare tutti gli atti ulteriori per conseguire lo scopo, tanto desiderato dalla popolazione, di sistemare definitivamente la Città, alla quale, come si è dimostrata l'Opera grandemente interessa per la comodità e la ingiene dei cittadini. Catania 5 Dicembre 1901.

Questo è il progetto che più di tutti ha dato il volto di cittadina, i palazzi che si affacciano sulla via Roma danno oggi un senso di eleganza nella loro semplicità. Grandi sagrifici vennero chiesti agli abitanti della via principale del paese, allora altamente popolata. Moltissime case vennero completamente abbattute, altre “tagliate” ed accorciate, a volte a tal punto da farne restare un semplice balconcino, in diversi edifici si vede ancora il taglio. Basti pensare che la strada da meno di 4 metri di larghezza passò a ben 12 metri. La strada dopo ben quindici anni dal progetto iniziale, 10 agosto 1890, venne completata, che intuizione nel progettare tale stravolgimento edilizio, 50 anni dopo si ebbe il secondo sventramento che concluse l’allargamento dell’arteria principale. L’avessero fatta mezzo metro più larga.

Un articolo di Antonio Cavallaro